"Consumare preferibilmente entro..." - Racconti

"Consumare preferibilmente entro..." - Racconti
seconda edizione - 2012 - versione cartacea

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lunedì 8 giugno 2009

La poetessa

Racconto incluso nella raccolta "Consumare preferibilmente entro..."

Era notte e stavo seduto insieme a un gruppo di persone che non conoscevo. Formavamo un cerchio di chiacchiere svogliate.
Di colpo tutti si zittirono: dovevamo ascoltare “la grande poetessa”.
Una grassona con la pelle untuosa e spessa, i capelli biondastri collosi come un groviglio di spaghetti scotti, due fessure d’occhi nel gonfiore giallastro del viso, era comparsa all’improvviso.
Fui colto da un assurdo sgomento. Com’era brutta! Carnosa. Materiale.
Tutti gli altri erano sprofondati in un’attesa irreale.
Dopo un’ultima inspirazione, e mentre una mimica dolente le si scolpiva sul volto, la poetessa aveva cominciato a declamare versi in una lingua astrusa e sconosciuta.
L’orrenda accozzaglia di parole mi investì con la violenza di un pugno; l’attenzione compiaciuta, l’estasi rapita con cui il gruppetto degli spettatori sembrava bearsene, mi diedero una nausea subitanea.
Lei continuò. Continuò senza tregua, fino ad ansimare, a sbavarsi addosso. Da un momento all’altro avrebbe cacciato fuori l’anima. Stavo sempre peggio. Sudavo, boccheggiavo col suo stesso ritmo. Ormai gli altri, lo vedevo con i miei occhi, erano mummie condannate a quell’eterna adorazione… saremmo morti tutti, là dentro!
Incurante delle conseguenze, eruppi in un grido disperato: “Ora basta! Non si capisce niente!”
Lo squallido stanzone precipitò nel silenzio.
Tutti guardavano me, adesso. Tutti tranne lei, orgogliosa e risentita.
Tacevo. Una folla di pensieri si azzuffava nella mia mente. Solo lei, se avesse voluto, avrebbe potuto capirmi.
Mi feci forza. Uscii sotto le stelle e tornai a respirare.